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Bottega artigiana: sartoria e taglio costume

È stato per noi un grande piacere, come comunità salesiana di Napoli, ospitare la conferenza stampa di presentazione del corso “Bottega artigiana: sartoria e taglio costume”, un’iniziativa promossa da Cinecittà, finanziata con fondi PNRR del Ministero della Cultura, e realizzata in collaborazione con la Fondazione di Comunità San Gennaro e la Fondazione CNOS-FAP Napoli che è l’ente  che curerà direttamente la formazione dei giovani.

L’incontro, svoltosi il 4 novembre presso l’Istituto Salesiano Don Bosco, ha segnato l’avvio di un progetto che unisce formazione, arte e passione: un corso di 300 ore, di cui 90 dedicate alla storia del costume e alla cultura del teatro e del cinema, e le restanti alla pratica sartoriale. A partire dal 9 dicembre, venti giovani avranno l’opportunità di imparare un mestiere antico e nobile, riscoprendo la tradizione del costume di scena italiano e la creatività che da sempre anima la nostra città.

Nel mio saluto introduttivo ho ricordato che per noi Salesiani è naturale aprire le porte a chi cerca un’occasione di riscatto. Come amava dire Don Bosco, “i ragazzi hanno l’intelligenza nelle mani”: e mai come in un laboratorio di sartoria questa intuizione diventa realtà. Dare di più a chi ha avuto di meno è la nostra vocazione, e questo progetto ne è una bellissima testimonianza.

La Sottosegretaria alla Cultura, Sen. Lucia Borgonzoni, che ha sostenuto e finanziato l’iniziativa, ha sottolineato l’importanza della cultura come leva di crescita e libertà, soprattutto per i giovani. Il teatro e il cinema, ha ricordato, non sono solo espressioni artistiche, ma anche strumenti di riscatto sociale e di costruzione di futuro.

Un pensiero profondo è stato poi offerto da don Antonio Loffredo, che, citando il libro della Genesi, ha ricordato come Dio stesso, dopo il peccato, “fece ad Adamo e ad Eva tuniche di pelle e li vestì”. Un gesto che racchiude tutta la cura e la tenerezza di un Padre verso i suoi figli: “Cristo – ha detto don Loffredo – è stato il primo sarto dell’uomo”. In queste parole, il mestiere del sarto assume una dimensione quasi sacramentale, segno di una bellezza che ricuce e ridona dignità.

Il Presidente di Cinecittà, Antonio Saccone, exallievo salesiano, ha espresso con emozione il desiderio di investire su Napoli, città che unisce genio, tradizione e passione artigiana. Ha ricordato come nei rifugi della seconda guerra mondiale, sotto le bombe, siano stati trovati graffiti che raffiguravano giacche e abiti: segno della fantasia instancabile del popolo napoletano, capace di sognare e creare anche nei momenti più difficili.

Pasquale Calemme, Presidente della Fondazione di Comunità San Gennaro, ha rimarcato come questo progetto rappresenti un’ulteriore occasione di crescita e speranza per tanti giovani del territorio: un laboratorio di arte e di vita che può aprire nuove strade e nuove possibilità.

La conferenza si è conclusa con la visita della Sottosegretaria Borgonzoni ai laboratori del Don Bosco: è rimasta sinceramente colpita dall’entusiasmo dei ragazzi, dalla qualità degli ambienti e dall’impegno dei docenti.

Questo progetto è il frutto di una rete bella e concreta: Ministero della Cultura, Cinecittà, Fondazione San Gennaro e Salesiani di Napoli. Tutti uniti da una stessa convinzione: che la formazione professionale, quando è fatta con cuore, competenza e visione, diventa strumento di libertà e seme di futuro. E come avrebbe detto Don Bosco, anche questa “bottega artigiana” è un luogo dove i giovani possono dimostrare di avere di avere un cuore che genera sogni e di avere “l’intelligenza nelle mani”.

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